Bonifacio AgliardiEtà: 54 anni16121667

Nome
Bonifacio Agliardi
Nascita 20 maggio 1612 27 20

Nascita di un fratelloCamillo Agliardi
circa 1613 (Età 7 mesi)

Nascita di un fratelloGiovanni Agliardi
30 maggio 1617 (Età 5 anni)

Morte del padreBonifacio Agliardi
10 aprile 1624 (Età 11 anni)
Pubblicazioni di matrimonio di un genitoreGerolamo BenaglioIsotta Secco SuardoView this family
dopo il 1624 (Età 11 anni)

Morte di una nonna paternaIppolita Benaglio
22 maggio 1633 (Età 21 anni)

Morte della madreIsotta Secco Suardo
30 maggio 1664 (Età 52 anni)

Occupazione
Vescovo di Adria

Morte 2 febbraio 1667 (Età 54 anni)

Famiglia con genitori - View this family
padre
madre
Matrimonio: 29 marzo 1611
14 mesi
himself
19 mesi
fratello minore
4 anni
fratello minore
Famiglia della madre con Gerolamo Benaglio - View this family
patrigno
madre
Matrimonio: dopo il 1624

Nota

Prelato, Letterato, Vescovo. Generale dei Teatini nel 1640. Vescovo d i Adria (1653). Fu tra i fondatori a Bergamo dell’Accademia degli Ec citati (ora Ateneo di Scienze, Lettere e Arti) con Donato Calvi e Giro lamo Riva. Scrisse dei saggi sacri e profani. BORTOLO BELOTTI, Stori a di Bergamo e dei bergamaschi, a cura della Banca Popolare di Bergamo , 1959 (con prefazione di Tommaso Gallarati Scotti). 3ª Ed., Bergamo , Bolis, 1989, Vol. VI pp. 20-22: […] Ma ha ben ragione chi rilev a che assai peggio del Rota verseggiarono gli altri lirici del nostr o Seicento: Bonifacio Agliardi, Clemente Rivola, Giovan Battista Moron i, Antonio Quarenghi, Carlo Francesco Ceresoli, Pierantonio Carrara, G iovanni Albani e gli altri di minor conto, autori di componimenti vuot i, cascanti, privi di ogni spontaneità di sentimento, e talora anch e rozzamente triviali e strampalati. Bonifacio Agliardi nacque in Berg amo il 20 maggio del 1612. Entrato nella religione fra padri Teatini ( 1627), fu poi a Bergamo nel convento di S. Agata, e morì il 1° febbr aio 1667, vescovo di Adria, mentre, come già si disse, i Bergamasch i lo avrebbero voluto come presule della loro diocesi (Vaerini 1, 37 s s.). Nella Accademia degli Eccitati ebbe il nome di Associato, e per i mpresa un capo d’aglio in mezzo a due rose, col motto Societate prof iciam. Egli lasciò specialmente saggi e opere sacre, come Cleopatra o rans non exorans, pubblicata con lo pseudonimo di Innominato (1633), i l Mosè (1638) e, nei «Giovedì Estivi» (1645), La figlia di Ieffe , L’encomio degli occhi e altri lavori, che però non rivelano nessu n particolare valore letterario, e per i quali l’Agliardi si solev a servire anche dello pseudonimo di Facibonio evidente anagramma del s uo nome. [p. 30] […] Ma è il caso di illustrare questi romanzi noio si e gonfi di lunghe e retoriche parlate? Tali del resto erano anche l e declamazioni degli accademici Eccitati, come quelle di Bonifacio Agl iardi e di Clemente Rivola, alle quali si possono bene aggiungere La g enitrice percossa e La tragica morte di Sechele sbranato, di padre Don ato Calvi. Vedi scheda: http://localhost/wiki/index.php/Bonifacio_Agl iardi_%2814%29