Giuseppe Camillo Martinengo CesarescoEtà: 77 anni18071884

Nome
Giuseppe Camillo Martinengo Cesaresco

Ramo dei Camilli

Nome
Ramo dei Camilli
Nascita 1807 47 47

Morte di un nonno maternoCesare Pellizzari
tra il 1755 e il 1830

Nascita di un fratelloCesare Camillo Martinengo Cesaresco
tra il 1780 e il 1835

Nascita di una sorellaTeodora Martinengo Cesaresco
tra il 1780 e il 1835

Nascita di una sorellaElena Martinengo Cesaresco
tra il 1780 e il 1835

Nascita di una sorellaCaterina Martinengo Cesaresco
tra il 1780 e il 1835

Nascita di una sorellaAgape Martinengo Cesaresco
tra il 1780 e il 1835

Nascita di una sorellaTeresa Martinengo Cesaresco
tra il 1780 e il 1835

Nascita di una sorellaEster Martinengo Cesaresco
tra il 1785 e il 1835

Morte di un fratelloCesare Camillo Martinengo Cesaresco
tra il 1780 e il 1930

Morte di una sorellaAgape Martinengo Cesaresco
tra il 1790 e il 1930

Morte di una sorellaTeresa Martinengo Cesaresco
tra il 1790 e il 1930

Morte di una sorellaTeodora Martinengo Cesaresco
tra il 1800 e il 1930

Morte di una sorellaElena Martinengo Cesaresco
tra il 1800 e il 1930

Morte di una sorellaCaterina Martinengo Cesaresco
tra il 1800 e il 1930

Morte di una sorellaEster Martinengo Cesaresco
tra il 1830 e il 1930 (Età 23 anni)

Morte di un fratelloLodovico Martinengo Cesaresco
1833 (Età 26 anni)

Morte del padreLodovico Camillo Martinengo Cesaresco
tra il 1806 e il 1855

Morte della madreGiuseppina Pellizzari
tra il 1855 e il 1885 (Età 48 anni)

Morte 1884 (Età 77 anni)

Titolo
Conte

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padre
madre
fratello
56 anni
sorella
56 anni
sorella
56 anni
sorella
56 anni
sorella
56 anni
sorella
56 anni
sorella
22 anni
fratello maggiore
2 anni
himself

Nota

'''PAOLO GUERRINI, ''I conti di Martinengo. Studi e ricerche genealogi che''. Brescia, Tipolitografia F.lli Geroldi, 1930, p. 451''' Ultim o epigono di questo ramo è stato il patriota GIUSEPPE CAMILLO di Lodo vico (1807-1884), che nelle epiche giornate della rivolta del ’48 as sunse l’organizzazione e il comando della Guardia Nazionale come Col onnello, emigrò a Roma durante la Repubblica Romana, ritornò in Piem onte nel ’49 come Capitano dei Dragoni Lombardi incaricato di aiutar e la colonna di Gabriele Camozzi, suo intimo amico, e fu in Brescia su lla breccia durante le gloriose Dieci giornate. La vita drammatica d i questo ardente patriota è stata narrata e documentata ampiament e . Brescia gli ha dedicato con riconoscenza una delle sue vie. Il con te Giuseppe Camillo essendo celibe adottò il nipote Eugenio Cocchett i di Rovato, figlio di sua sorella Ester, e gli affidò il patrimoni o e il cognome glorioso della sua stirpe.