Roberto SanseverinoEtà: 69 anni14181487

Nome
Roberto Sanseverino
Nascita 1418 16

Morte del padreLeonello Sanseverino
1420 (Età 2 anni)
Morte di un nonno maternoMuzio «Sforza» Attendolo
4 gennaio 1424 (Età 6 anni)
Morte di una nonna maternaLucia Terziani
1461 (Età 43 anni)
Morte della madreElisa Attendolo
1476 (Età 58 anni)
Morte 1487 (Età 69 anni)

Nota

http://www.famaleonis.com/robertodasanseverino.asp 1440 Segue in Tosc ana Niccolò Piccinino. È catturato nella battaglia di Anghiari. Pass a al servizio di Francesco Sforza e combatte in Lombardia per i venezi ani. Segue Giovanni Sforza ed è sconfitto e fatto prigioniero dal Pic cinino a Chiari. 1443 E' preposto alla guardia di Rocca Contrada (Arc evia) nell'agosto viene assalito dal Piccinino, difende validamente Ar cevia: alla fine deve capitolare per il blocco del rifornimento idric o effettuato dagli avversari e si rifugia a Rimini. Nel 1447 ha dal p rincipe di Salerno Roberto da San Severino la conferma dell'investitur a di Corneto. Fronteggia i fiorentini in Toscana. Nell'ottobre dello s tesso anno passa al soldo della Repubblica Ambrosiana. E' inviato dall o Sforza, con Carlo di Campobasso, a prendere possesso di Pavia; Matte o da Bologna vuole consegnare la cittadella personalmente nelle mani d ello Sforza che vi si deve recare. Da novembre a dicembre si trova all 'assedio ed all' occupazione di Piacenza. Insieme a Manno Barile ne l 1448, passa alla difesa di Cremona alla testa di una banda di cavall i per poi assediare Caravaggio con Antonello da Corneto, si distingu e in un attacco portato da balestrieri e schioppettieri milanesi e ted eschi contro il campo nemico. Prende parte alla battaglia di Caravaggi o. Con Corrado da Fogliano (fanti e 4 squadre di cavalli), difende ini zialmente le trincee del campo tenute da Moretto da San Nazaro; si seg nala pure nell'espugnazione degli alloggiamenti veneziani, che conduc e sempre con il Fogliano. Nel 1449 sempre sotto le insegne degli sfor za assedia Milano. Si colloca con Amerigo, Bernabò e Francesco da Sa n Severino prima al monastero di Baggio e poi alle porte Vercellin a e Comasina. Con Giovanni Ventimiglia e Franchino Rusca, penetra co n 4000 armati nella valle di Lugano ed obbliga Giovanni della Noce a r inserrarsi in Como. Con 1000 cavalli ed altrettanti fanti, entra in Pi zzighettone con l'aiuto dei due castellani Antonio ed Ugolino Crivelli ; vi cattura 500 cavalli e 300 fanti, lasciativi da Francesco e Jacop o Piccinino. Alla firma della pace tra la Repubblica Ambrosiana con l a Serenissima (prima che inizino le ostilità tra lo Sforza ed i venez iani), si collega con Giovanni, Stefano e Gioffredi Marliani ed insiem e con costoro ha per trattato il castello di Trezzo sull' Adda, alla c ui guardia sono deputati Bonifacio, Roberto e Isopino Villani. Da qu i passa con Onofrio Rufaldo (6 squadre di cavalli e molti fanti ) a re cuperare Monte Calco in Brianza, occupato di sorpresa da Matteo da San t'Angelo con un contingente di fanti veneziani. Sale il monte con un l ungo giro; ne conquista la cima; sono viceversa respinti i suoi attacc hi portati alla chiesa di Sant'Agnese. Nel 1450 ritorna all'assedio d i Milano e si posiziona a Vimercate; blocca la strada ai veneziani e d impedisce loro di vettovagliare la città; dà il guasto al territor io. E' poi distaccato con Giacomo da Salerno ed è inviato sul monte d i Brianza per impegnarvi gli avversari con continue scaramucce. Alfin e Milano si ribella a favore dello Sforza e, sempre con il Salerno, h a il compito di sorvegliare i movimenti dei nemici, mentre lo Sforza p uò entrare nella città. Nel 1452 diventa duca di Milano militando s otto gli sforza. Con Bartolomeo Colleoni batte i veneziani a Genivolta . Con il Colleoni ed Alessandro Sforza, conquista Abbadia Cerreto: mol ti nemici muoiono nello scontro. Nel 1453 contrasta Jacopo Piccinin o a Castiglione delle Stiviere; si pone al suo inseguimento, quando co stui decide di ritirarsi; si dirige verso Carpenedolo e si viene a bat taglia con Giannuzzo Guarini, Angelo Conti, Paolo della Rossa e Lazzar o da Pontoglio. E' costretto da Jacopo Piccinino a ritirarsi con Trist ano Sforza nel Mantovaano. Affianca lo Sforza nel suo attacco al bresc iano. Lascia Pralboino ed occupa i borghi di Ghedi anticipandovi l'azi one del Piccinino; con Tiberto Brandolini porta numerosi assalti all a località, scorre il contado fino alle porte di Brescia impossessand osi di un ricco bottino, intercetta convogli di vettovaglie diretti a l campo. Nell'agosto tende un agguato a Montirone al Piccinino, batt e gli avversari nei pressi di Ghedi e recupera Castelleone, da cui sca ccia Matteo da Capua ed Orso Orsini. Solo nell'ottobre si scontra ad O fflaga con il Piccinino, ormai costretto sulla difensiva. Nel 1454 co n la firma del trattato di pace tra i contendenti, attraversa il Sesi a e scorre con il Brandolini fino a Vercelli: Bassignana, Valenza ed a ltri centri ritornano sotto il controllo del duca di Milano. In tre gi orni è recuperato quanto i sabaudi occupano da tempo nel novarese e n el pavese. Nel 1455 si trova nel Bolognanese con il Fogliano, per pro teggere il territorio dalle minacce della compagnia del Piccinino ferm a in Romagna. A Bologna alloggia all'osteria della Luna; a fine mese s i trova verso Cento con Galeazzo Marescotti. Respinge il Piccinino fin o sul lago di Bolsena; si collega con i pontifici e sconfigge il Picci nino a Castro al comando di 8000 uomini (2300 fanti). Obbliga il capit ano avversario a fortificarsi in un primo momento in un bosco, poi a r itirarsi a Castiglione della Pescaia. Ma l'aria della maremma decima g li eserciti; la mancanza di strame per la cavalleria e le difficolt