Domenico TassoAge: 71 years14671538

Name
Domenico Tasso
Surname
Tasso (Tasso del Cornello)
Birth 1467 27 17

Birth of a brotherLuigi Tasso
September 1468 (Age 20 months)

Birth of a brotherPietro Andrea Tasso
about 1469 (Age 2 years)

Death of a paternal grandfatherAlessandro Tasso
June 14, 1485 (Age 18 years)

MarriageElisabetta RotaView this family
before 1487 (Age 20 years)

Death of a fatherAgostino Tasso
March 1510 (Age 43 years)
Title
Conte
from November 19, 1512 (Age 45 years)

Title
Cavaliere, Apostolico
from November 19, 1512 (Age 45 years)

Death of a motherCaterina Tasso
after 1516 (Age 49 years)

Death of a brotherLuigi Tasso
September 2, 1520 (Age 53 years)
Death of a brotherPietro Andrea Tasso
between October 1527 and 1560 (Age 60 years)

Death March 9, 1538 (Age 71 years)

Family with parents - View this family
father
mother
Marriage: October 1466
15 months
himself
21 months
younger brother
16 months
younger brother
Family with Elisabetta Rota - View this family
himself
wife
Marriage: before 1487

Note

Emancipato nel 1507. '''Gianmario Petrò, Sulle tracce di Lorenzo Lot to a Bergamo: amici e committenti, in “Lorenzo Lotto nella Bergamo d el ‘500. Riferimenti e immagini della pittura lottesca”, “La Riv ista di Bergamo”, Nuova Serie n. 12-13, numero doppio, Gennaio-Giugn o 1998, pp. 108-112:''' Nel 1508, forse per disposizione testamentari a dello zio Giacomo, commissionò al Bergognone il polittico che per s ecoli ornò il presbiterio di S. Spirito, dove i Tasso avevano diritt o di sepoltura. Con un riconoscimento che suona un po’ come un cong edo, in data 19 novembre 1512 Domenico Tasso veniva nominato conte e c avaliere apostolico dal papa Giulio II. Per le attività svolte i Tass o, o perlomeno alcuni di loro, abitavano normalmente a Roma, dove poss edevano case e vigne. Per il loro singolare lavoro, per la loro presen za nell’amministrazione pontificia e per la gestione del banco, cu i facevano riferimento corrieri, ambasciatori e cittadini veneziani, e bbero moltissime occasioni per venire in contatto col veneziano e comp atriota Lorenzo Lotto che era a Roma negli anni 1509-1511. Dopo la div isione delle attività romane Domenico e Pietro Andrea finirono con l o stabilirsi prevalentemente a Bergamo, delegando la gestione del banc o, che era intestato a «Domenico, Pietro Andrea, Lorenzo Tassis e com pagni» al socio bergamasco Lorenzo figlio di Abramo Tasso. […] A pa rtire dal 1511 Domenico si inserì nella vita politica e sociale di Be rgamo, rivestendo anche ruoli di un certo impegno e prestigio. Abitav a in una sua casa di Boccaleone, ma le violenze dei tempi e i continu i passaggi di soldatesche lo consigliarono di trovarsi una casa entr o il circuito delle mura. In un primo momento andò ad abitare col fra tello e la madre in affitto nell’odierno n. 28 di via Masone, in cas a di Antonio Grassi Locatelli, che proprio in quegli anni sposava Ceci lia, una delle tre figlie di Pietro Andrea. Nel febbraio del 1515 Dome nico andò invece a vivere in affitto nella casa del cognato Gerolam o Rota, nell’odierno civico 73/a di Pignolo. A Bergamo, e altrove , i due fratelli erano del tutto estranei alla gestione del servizio p ostale ma avevano molteplici interessi, curavano i rispettivi patrimon i fondiari, e si occupavano anche di dazi, non solo locali. Sappiamo c he nel 1518 a Bergamo gestivano l’appalto del dazio del sale che Ven ezia rinnovò loro anche negli anni successivi. Domenico stava cercand o casa in città e la sua scelta cadde su alcune casupole che sorgevan o proprio quasi di fronte all’ingresso della casa del cognato. Appar tenevano in parte a certi Antonio e G. Pietro Petrobelli che, gravat i di debiti, nell’ottobre del 1517 concedevano in affitto a Domenic o il loro immobile e nei mesi successivi glielo vendevano. Il Tasso ac quistava contemporaneamente una casupola adiacente di proprietà dei f ratelli Zovanino e Bartolomeo Cassotti. Nel gennaio del 1518 i lavor i per la costruzione della nuova casa erano già iniziati sotto la dir ezione dell’architetto Francesco figlio di Giovanni di Martino Carra ra (di famiglia originaria di Serina). […] Tra il settembre e l’ot tobre del 1520 Domenico Tasso andò ad abitare nella sua nuova dimora . Come è noto, il giorno due dello stesso mese di settembre, Luigi Ta sso, già vescovo di Parenzo e poi di Recanati e Macerata, era stato u cciso da malviventi nella sua casa di Redona. Luigi era uomo ambizios o e aveva brigato per farsi nominare cardinale. Alla sua morte aveva l asciato una figlia naturale di nome Adriana della quale si presero cur a i fratelli del defunto. Domenico e Pietro Andrea nel 1522 commission arono al lapicida Anselmo Cortesi l’interessante e raro monumento fu nebre del fratello Luigi, collocato nel presbiterio di S. Spirito ne l 1524 e oggi ricomposto nello stretto corridoio che porta in sacresti a. I lavori nella casa di Domenico proseguirono per qualche anno, com e documenta l’assidua presenza di muratori, pittori, lapicidi testim oni ai vari atti notarili. In particolare costante fu la presenza di F rancesco Carrara che abbiamo visto essere stato il responsabile dell